L’impronta surrealista attraverso il dripping

Accostamento di due opere differenti, stilisticamente simili: metà è una Straticromia di Brajo Fuso, metà un’opera realizzata con la tecnica del dripping da Jackson Pollock.

L'IMPRONTA SURREALISTA ATTRAVERSO IL DRIPPING

Brajo Fuso continua a sperimentare. Con le Straticromie arriva in maniera spontanea e inconsapevole a risultati simili alle opere del maestro statunitense dell’Action painting, Jackson Pollock. Le date delle opere di Pollock e Fuso coincidono, benché i due non abbiano contatti. Il loro punto di congiunzione è il Surrealismo di Masson e Max Ernst e il Dadaismo di Kurt Schwitters.

Il dripping, del resto, era stato già sperimentato da Max Ernst e dal mondo surrealista che fa capo alle teorie junghiane, basate sull’archetipo e la ricerca di qualcosa di interiore, spirituale e astratto. Gli artisti si affidano all’automatismo psichico, un processo presente nel frottage, nel collage, nel dripping (allora sgocciolamento), nella scrittura automatica; tutte forme d’arte che evidenziano una componente irrazionale.

Altra corrente europea fondamentale in quegli anni è il Dadaismo, che ha in comune con il Surrealismo un certo atteggiamento irrazionale, eredità della Prima Guerra Mondiale. Dadaismo e Surrealismo raggiungono gli Stati Uniti grazie alla collezionista d’arte e mecenate Peggy Guggenheim – in Francia negli anni ’20 – che li porta oltreoceano.